Liberi da Ansia, Panico, Fobie, Depressione e Stress

Liberi da Ansia, Panico, Fobie, Depressione e Stress
Quando apri gli occhi al mattino, siediti tranquillo per un attimo e apprezza il dono di un nuovo giorno, crea un pensiero sereno per portarlo nei momenti del giorno che stai attraversando. Trasforma questo mattino in opportunità di affrontare al meglio la giornata, con un sorriso, forza e desiderio di fare. Ora alzati e vai grande della tua serenità, forte della tua grinta.

lunedì 15 luglio 2013

Crisi di pianto



Si tratta di un sintomo molto diffuso che sconvolge profondamente la persona che ne soffre generando insicurezza, malessere, senso di inutilità, spossatezza e malumore. La persona, infatti, si sente turbata e, talvolta, incapace di comprendere le reali motivazioni del suo disagio.

Quando e perché si verificano?

Si possono verificare in conseguenza di diverse situazioni, stati dell’umore o patologie. 
Le seguenti cause sonno quelle tra le  più comuni:
  • Depressione: La tendenza al pianto è uno dei tanti sintomi che si possono verificare nel corso di un episodio depressivo. Questo è caratterizzato, anche, da malinconia, sfiducia per il futuro, senso di colpa, svalutazione, pensieri di morte, affaticamento, riduzione dell’energia, rallentamento dei movimenti, basso tono della voce, mimica scarsa, difficoltà di concentrazione, disturbi della memoria, ipocondria, disturbi del sonno, perdita di ogni interesse, disturbi psicomotori, trascuratezza dell’igiene personale, riduzione dell’appetito, calo/aumento del peso corporeo, compromissione del funzionamento sociale e lavorativo.
  • Stress: Gli eventi stressanti che si protraggono per periodi troppo lunghi possono, talora, portare ad un vero e proprio crollo psicologico durante il quale le crisi di pianto divengono espressione profonda dell'oppressione, causata da ritmi di vita talvolta insostenibili e sproporzionati rispetto alle proprie disponibilità energetiche.
  • Traumi: Un trauma si verifica quando si vive un evento di particolare gravità, che prova la tranquillità ma anche il benessere psico-fisico della persona. Il pianto improvviso in seguito a particolari episodi traumatici, comunica un vissuto doloroso non ancora elaborato che merita accoglimento, attenzione e ascolto.
  • Ansia: La facilità al pianto è uno dei sintomi che caratterizzano l’ansia patologica, accompagnata sovente da angoscia, nervosismo, preoccupazione, disturbi del sonno, timore che possa accadere qualcosa di grave. Chiedere l'intervento di uno specialista è importante al fine di comprendere la natura stessa dell'ansia e iniziare un  percorso per risolvere il problema.
  • Problemi di autostima: La scarsa considerazione di sé e delle proprie capacità e la nulla accettazione dei propri limiti fa sì che ci si senta incapaci di risolvere situazioni anche quotidiane e/o i problemi che si possono incontrare. La consulenza di uno psicologo, in questo caso, aiuta  a comprendere i propri blocchi interiori e a far chiarezza sulle proprie insicurezze.
  • Lutto: La perdita (di una persona cara così come quella di un animale) è sicuramente un’esperienza drammatica, caratterizzata da disperazione, malinconia, umore depresso e crisi di pianto. Ciascuno ha un modo personale di elaborare tale dolore e tempi diversi. Tuttavia, se dopo un anno dalla perdita stessa il dolore non subisce alcun cambiamento e il lutto continua ad incidere sulle attività quotidiane (casa, lavoro, famiglia, amici, ecc..), rivolgersi ad un professionista è indispensabile per affrontare e risolvere il problema.
  • Delusioni d'amore: Le delusioni nelle relazioni di coppia rendono vulnerabili e il pianto diviene una sua evidente manifestazione. In tali casi lo psicologo-psicoterapeuta, è fondamentale per prendere consapevolezza delle dinamiche disfunzionali personali che tengono vivo - interiormente - un amore finito; è, inoltre, utile al sostegno delle problematiche legate alla sfera affettiva, attraverso un percorso di cambiamento, orientato al proprio benessere psichico ed emotivo.
  • Gravidanza: le crisi di pianto si verificano molto frequentemente in gravidanza, anche per i cambiamenti ormonali che la donna subisce in tale delicata fase. In tal caso, condividere ciò che si sta vivendo (emozioni, sensazioni, pensieri) con le persone care o con uno specialista, è basilare per evitare che tale disagio sfoci in depressione.

lunedì 8 luglio 2013

Modelli cognitivi dei Disturbi d'Ansia

Il disturbo d'ansia è un disturbo emozionale quale disfunzione derivata dall'interpretazione disfunzionale dei singoli eventi che contribuisce al mantenimento del problema emozionale stesso.
I pensieri irrazionali sono fonte del disturbo emozionale e delle sue conseguenze comportamentali. Tali pensieri constano, essenzialmente, negli imperativi (DEVO) comandi e presupposti che portano ad elaborazioni illogiche e a disturbi emozionali.
Le credenze che predispongono a reazioni emotive negative, sono diverse e la conseguenza può essere la seguente: 
"Una persona deve essere perfettamente competente per essere considerata meritevole; una persona deve essere amata e rispettata dalla maggioranza degli individui della comunità in cui vive".
Questi sono esempi di credenze spesso rinforzate dalla società e dalle convinzioni personali. Per molti autori ansia e depressione sono associate a distorsioni del pensiero e danno luogo a processi disfunzionali che si manifestano con un flusso di pensieri automatici negativi.
Un flusso che riflette le convinzioni e assunzioni fondanti la memoria della persona, quali rappresentazioni stabili (schemi).
Nel momento in cui tali schemi sono richiamati influenzano l'elaborazione dell'informazione, modellando le esperienze e condizionando il comportamento dell'individuo. Lo stesso comportamento e pensiero della persona ansiosa è definito superficialmente "irrazionale": tuttavia, deriva logicamente da convinzioni e credenze esistenti. 
I difetti nell'elaborazione delle informazioni dei disturbi emozionali, sono evidenziati da credenze, distorsioni cognitive e pensieri automatici negativi della persona stessa.



lunedì 1 luglio 2013

Sindrome da Abbandono


La Sindrome di Abbandono può riguardare un abbandono reale o carenze affettive. Le conseguenze psicologiche, tuttavia,  sono più o meno rilevanti secondo l’età del soggetto.
I bambini che soffrono della Sindrome di Abbandono possono presentare ritardi psicomotori, facilità ad ammalarsi, abulia, periodiche crisi di ansia, gelosia e aggressività. Le cause determinanti della sindrome da abbandono sono la morte di uno dei genitori, litigi familiari, mancanza di cure, freddezza della madre, nascita di un fratello.
Nella  persona adulta, tale sindrome si manifesta con stati di depressione grave che possono portare al suicidio, oppure con stati di aggressività accompagnati da collera, talora sino al delirio. Possono soffrire di sindrome di abbandono gli anziani abbandonati a se stessi, le ragazze-madri, le persone tradite nei loro affetti. In tutti i casi in cui tale sindrome si manifesta è indicata una psicoterapia.

Ma cosa significa essere sensibili al rifiuto percepito, spesso correlato al Disturbo Borderline di Personalità?



L’ipersensibilità al rifiuto è la tendenza ad essere eccessivamente destabilizzati dalla percezione di qualsiasi forma di rifiuto sociale, sia in contesti di relazioni di coppia sia in contesti di gruppo.

L’ipersensibilità al rifiuto, nei casi più gravi, può essere associata al  disturbo di personalità borderline, risultando comunque debilitante (per chi ne soffre), anche nelle situazioni meno compromesse.
Tali persone, spesso, percepiscono un rifiuto laddove altri soggetti non lo riscontrerebbero. Ad esempio, sono soliti pensare “Non mi ha risposto al messaggio perché io non valgo nulla per lui/lei”. Queste riflessioni sono, a ben vedere, foriere di ansia e stress.
Per contro, colui/colei con una marcata sensibilità al rifiuto, sviluppa la tendenza ad evitare o a patire quelle situazioni che potrebbero sfociare in un rifiuto sociale, ad esempio sentendosi molto tese nel chiedere ad un ragazzo/a di uscire o all’idea di dover conoscere gente nuova. L’anticipazione dell’evento stressante può portare ad una profezia che si autoavvera, ove la persona agisce in maniera strana creando così lei stessa la situazione in cui sarà rifiutata, confermando così le sue paure.
E, nel caso in cui vi siano realmente rifiutate, costoro hanno la tendenza a reagire in maniera esagerata, a volte violenta, non soltanto in contesti di relazioni affettive, ma anche di tipo amicale, di collaborazioni lavorative e in altre forme di interazione sociale.

SERVIZIO DI SOSTEGNO PSICOLOGICO A DISTANZA



Ora non ci sono più giustificazioni per continuare a stare nel malessere, grazie al servizio di

“ASCOLTO E SUPPORTO PSICOLOGICO A DISTANZA”

della Dott.ssa Donatella Ghisu 

Si tratta di un servizio a costo decisamente contenuto (a soli € 20,00 a conversazione per 30 minuti, da versare prima di usufruire della consulenza, tramite un semplice versamento su conto Paypal) volto a promuovere e tutelare il benessere di chiunque ne abbia bisogno.
E’ uno spazio di ascolto, con lo scopo di accogliere, in modo qualificato e tempestivo, le richieste dei soggetti che attraversano momenti di crisi, di disagio e sofferenza; costoro, in tal modo, possono trarre beneficio dal confronto con una professionista competente nel  sostegno psicologico, nell’orientamento e nell’informazione.
E’ rivolto a: Adolescenti, Giovani, Adulti, Donne, Famiglie ed Anziani che desiderano affrontare, con l’aiuto di un esperto, problematiche personali, familiari, relazionali e del lavoro.

Lo sportello “TI ASCOLTO” offre:

- Ascolto psicologico attivo

- Consulenza professionale

- Informazione


Per le persone (e i loro familiari) che desiderano affrontare disagi, elaborare emozioni e conflitti legati ad ansia, fobie, depressione, disordini alimentari, difficoltà relazionali, violenze psico–fisiche, abuso di alcool, psicofarmaci e dipendenze affettive.
E’ una modalità per prendere coscienza dei problemi, valorizzando le proprie capacità e risorse personali, scambiare opinioni e condividere esperienze.
Economico, alla portata di tutti, facilmente usufruibile.

PER USUFRUIRE DEL SERVIZIO E’ NECESSARIO:

1. Inviare un sms dicendo di essere interessati al servizio di Ascolto Psicologico e richiedere gli estremi del conto paypal sul quale effettuare il pagamento per una consulenza della durata massima di 30 minuti. Tale versamento può essere effettuato comodamente via internet.
2. Mandare un sms per comunicare l’avvenuto versamento e riceve un appuntamento per effettuare la telefonata (o la conversazione via chat o mail) nella fascia oraria stabilita.
Il costo della telefonata dipende inoltre dal proprio gestore (FISSO/MOBILE) con cui si effettua la chiamata.
TEL. 3925543431
insiemeversoilbenessere@yahoo.it









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